Guatemala | Esperienze di resistenza al femminile
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Dal
24 settembre più di 250 donne, principalmente guatemalteche e maya, ma
anche rappresentanti di organizzazioni di Panamá, Costa Rica, Messico,
Argentina, Stati Uniti, Francia e Spagna, sono riunite in Guatemala in
occasione del “Festival per la vita, corpo e territorio delle donne”,
per condividere esperienze di resistenza nella difesa del proprio
corpo, vita e territorio, di rottura del circolo del terrore fomentato
dalla militarizzazione dei propri territori.
Il Festival nacque inizialmente allo scopo di realizzare un’azione concreta di solidarietà con le donne di Santa Cruz Barrillas
(Huehuetenango), in seguito all’isolamento coatto e alla forte ondata
di repressione che colpì la popolazione locale nel maggio 2012,
attraverso l’imposizione di uno stato di emergenza, la militarizzazione
del territorio e la persecuzione giudiziaria di molti leaders e liderezas delle comunità locali.
Il Municipio di Barrillas, già oggetto della politica di tierra arrasada (terra bruciata) dei militari durante il conflitto armato interno guatemalteco, viveva da anni un conflitto latente tra la popolazione locale e l’impresa spagnola Hidro Santa Cruz
(del gruppo Hidralia Energia), intenzionata a costruire una
idroelettrica nel territorio malgrado la ferma opposizione della
popolazione, formalizzata anche da una consultazione popolare secondo
quanto stabilito dalla Convenzione 169 dell’ILO. Il 1 maggio 2012,
quando 2 dipendenti della Hidro Santa Cruz assassinarono Andrés
Francisco Miguel, uno dei leader comunitari contrari all’idroelettrica, e
si rifugiarono in seguito nella base militare del Municipio, il
conflitto esplose: di fronte alle proteste della popolazione il Governo
di Otto Perez Molina dichiarò lo Stato di emergenza, i militari
occuparono il territorio e si spiccarono numerosi ordini di cattura
contro rappresentanti (uomini e donne) delle comunità contrari
all’idroelettrica.
Il ricorso a misure repressive simili a quelle sperimentate dalla
popolazione di Barrillas - e in particolare dalle donne - durante il
conflitto armato interno, e l’arbitrarietà di cui poteva godere
l’esercito nel controllare la popolazione (nelle parole del Presidente
“Durante lo Stato di Emergenza non si violano diritti, perché i diritti
sono sospesi”) hanno contribuito a creare un clima di terrore
generalizzato e di incertezza giuridica che ha colpito non solo le donne
e la popolazione di Barrillas, ma anche tutte le donne e comunità che
nel Paese sono in resistenza per difendere i diritti sui propri
territori secondo quanto stabilito dagli Accordi di Pace guatemaltechi e
dalla Convenzione 169 dell’ILO.
Con le parole di María Guadalupe García, di Mama Maquin “ I
conflitti a Santa Cruz Barrillas confermano la strategia repressiva
promossa da anni in diversi territori del Paese, come San Juan
Sacatepéquez, San José del Golfo, Valle del Polochic, San Marcos,
Xalapán Jalapa, San Rafael Las Flores, tra gli altri, dove si evidenzia
che la politica di “sviluppo” dello Stato guatemalteco risponde agli
interessi di lucro delle imprese nazionali e transnazionali. Tali piani
si promuovono a costo della Vita, e con la sfrontatezza di utilizzare
risorse e istituzioni statali per difendere gli interessi economici
delle imprese straniere”.
Per tali ragioni, le partecipanti dichiarano oggi che Todas Somos Barrillas, Tutte siamo Barrillas,
per confermare l’appoggio alle donne che sulla propria pelle stanno
vivendo le conseguenze della militarizzazione del proprio territorio, ma
anche per ricordare che quanto avvenuto a Barrillas può ripetersi in
altre aree del Paese e su altri corpi (negli ultimi mesi 2 liderezas guatemalteche
impegnate nella difesa del proprio territorio sono state oggetto di
gravi aggressioni), ed è per questo ancora più importante creare
alternative di pace e di libertà, così come farlo insieme: donne
presenti sul territorio che costruiscono e si accompagnano, ma anche
donne e uomini come noi, che dall’altro lato dell’oceano possono
contribuire a mantenere un occhio vigile su quanto sta accadendo.
Per seguire il Festival: http://www.festivaldemujeres-todassomosbarillas.blogspot.it/
Per conoscere la Campagna contro la criminalizzazione delle donne in prima linea nella difesa del proprio territorio: http://yotambiensoyhermelinda.blogspot.it/
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